giovedì 16 giugno 2011

Garbo

- Smargio, ciao. Devo darti una notizia, non ti agitare.
- Cosa è successo?
- E' sparito Garbo, son tre giorni che non torna.
- Oh cacchio, come l'anno scorso. Sarà a femmine, ma poi è sempre tornato. Non credo ci siano gli estremi per la disperazione, non ancora, almeno.
- Mh, no. Ma è che...
- E Lolafalana?
- Ecco, appunto.
- Dov'è? sarà di là che miagola.
- Sì, e di là, non mangia da ieri e
- e...
- ecco Smargi, vedi, quando una femmina, devi cercare di capire...
- E...
- Si sta rifacendo le unghie.
- No cazzo no, il divano di nuovo NO.
- Smargi stai calmo.
- Questa volta Garbo me la paga, non si fa così.
- Certo, eh, il divano...
- Eh certo! Anche tu però, e CR§£### AAAAAAAAAAAAHH! ma insomma, fermarla no?
- Solidarietà femminile, se potevo le portavo anche la poltrona, ma pesa troppo
- PAZZA!
- Guarda, te a sensibilità comunque...
- Ok, vado a prendere Lolafalana, la porto dal pescivendolo, vediamo se si ripiglia. Poi mi siedo qui e aspetto che torni Garbo.

E ANDIAMO. 

garbo
 
 Modo educato e cortese di agire, parlare, trattare con gli altri e sim.: suonare, cantare con garbo; persona piena di garbo, gattino pieno di garbo, malattia mortale piena di garbo.


Per chi si fosse messo in ascolto solo ora, o fosse approdato in questo ameno luogo cliccando su google, ad esempio, Lolafalana, ricordiamo il nobile obiettivo di questo blog: rifarsi al significato riportato sopra (ma anche no: il bello è trasgredire) onde per cui ci aspettiamo un fiume di esempi, uno tzunami di proposte, uno strabordare di canzonette o, più semplicemente, di belle frasette con la parola GARBO. Con garbo, capito, come Greta Garbo, garbo.