E insomma ci troviamo a fare le pulizie autunnali in soffitta e succede che mi vedo lo Smargio con la zucca tutta infilata dentro una vecchia cassapanca e le sacre sponde tutte per de fora, i piedini anche un po' per aria che ondeggiano.
Smetto di mangiare ragni e leccare ragnatele e lo guardo incuriosita. Furtivamente lo vedo infilarsi in tasca qualcosa e riemergere tutto rosso in faccia, forse per la cosa trovata o forse per il sangue che nel frattempo è tutto andato in testa.
- cosa nascondi in tasca?
- niente
- ma se ti ho visto?
- non è vero
- si che è vero
- invece no
- invece sì
- no
- sì
- no
- sì
Siamo andati avanti tutta la notte. La mattina eravamo ancora lì, e io ho vinto
- ok, hai vinto
- cosa ho vinto?
- un pandoro per Natale
- non è vero, non ce l'hai
- invece sì
- invece no
- sì
- no
Siamo andati avanti fino all'ora di pranzo. Abbiamo mangiato e poi abbiamo continuato
- ok, va bene, non ho il pandoro, ma non ho niente in tasca
- fammi vedere
- no
- allora dimmi cos'è
- è un topo morto
- dammelo, le cose buone si condividono
- non posso
- allora non è vero che ce l'hai, dimmi la verità
- va bene, è una caramella che mi aveva regalato mia nonna il giorno che ho preso dieci nella tabellina del sei
- non è vero
- sì
- no
- sì
Siamo andati avanti fino all'ora di cena, abbiamo mangiato e poi abbiamo ripreso:
- stai sparando balle talmente grosse che mi sembri una spingarda
- una che?
"Una spingarda", prese a dire con tono severo e con perfetta dizione una voce fuori campo, leggendo direttamente da wikipedia (ebbene sì, anche le voci fuori campo ricorrono a wikipedia), "Spingarda o Springalda, o Spingardo, era usata in origine per indicare una specie di macchina da guerra che serviva per lanciare pietre. Con l'invenzione della polvere da sparo e la costruzione di armi da fuoco, passò ad indicare una specie d'artiglieria che lanciava, al più, delle palle da cinque a sei libbre di peso, scendendo fino alle palle di sei once, e per la marina, anche di una sola oncia (sul tipo dello smeriglio). Quelle più grandi erano fissate sopra cavalletti e trattenute con ceppi di legno. Quelle più piccole diventavano vere e proprie armi portatili e quasi manesche, come il fucile. Le grosse spingarde avevano un mascolo per mettervi la carica; le più piccole ne erano sprovviste, ed erano tutte di un sol pezzo come i cannoni. In ultimo furono anche chiamate archibusoni".
Smetto di mangiare ragni e leccare ragnatele e lo guardo incuriosita. Furtivamente lo vedo infilarsi in tasca qualcosa e riemergere tutto rosso in faccia, forse per la cosa trovata o forse per il sangue che nel frattempo è tutto andato in testa.
- cosa nascondi in tasca?
- niente
- ma se ti ho visto?
- non è vero
- si che è vero
- invece no
- invece sì
- no
- sì
- no
- sì
Siamo andati avanti tutta la notte. La mattina eravamo ancora lì, e io ho vinto
- ok, hai vinto
- cosa ho vinto?
- un pandoro per Natale
- non è vero, non ce l'hai
- invece sì
- invece no
- sì
- no
Siamo andati avanti fino all'ora di pranzo. Abbiamo mangiato e poi abbiamo continuato
- ok, va bene, non ho il pandoro, ma non ho niente in tasca
- fammi vedere
- no
- allora dimmi cos'è
- è un topo morto
- dammelo, le cose buone si condividono
- non posso
- allora non è vero che ce l'hai, dimmi la verità
- va bene, è una caramella che mi aveva regalato mia nonna il giorno che ho preso dieci nella tabellina del sei
- non è vero
- sì
- no
- sì
Siamo andati avanti fino all'ora di cena, abbiamo mangiato e poi abbiamo ripreso:
- stai sparando balle talmente grosse che mi sembri una spingarda
- una che?
"Una spingarda", prese a dire con tono severo e con perfetta dizione una voce fuori campo, leggendo direttamente da wikipedia (ebbene sì, anche le voci fuori campo ricorrono a wikipedia), "Spingarda o Springalda, o Spingardo, era usata in origine per indicare una specie di macchina da guerra che serviva per lanciare pietre. Con l'invenzione della polvere da sparo e la costruzione di armi da fuoco, passò ad indicare una specie d'artiglieria che lanciava, al più, delle palle da cinque a sei libbre di peso, scendendo fino alle palle di sei once, e per la marina, anche di una sola oncia (sul tipo dello smeriglio). Quelle più grandi erano fissate sopra cavalletti e trattenute con ceppi di legno. Quelle più piccole diventavano vere e proprie armi portatili e quasi manesche, come il fucile. Le grosse spingarde avevano un mascolo per mettervi la carica; le più piccole ne erano sprovviste, ed erano tutte di un sol pezzo come i cannoni. In ultimo furono anche chiamate archibusoni".
Ci guardammo attoniti. Chi parlava? Mah. Non ha importanza. Dimenticandoci completamente del battibeccare di cui sopra, gustammo insieme un cordiale a base di ragnatela in uva passa su letto di coda di topo di campagna.
Per i più curiosi, lo Smargio in tasca aveva questo:
Per i più curiosi, lo Smargio in tasca aveva questo:
ecco cosa mi potrei cucinare questa sera:
RispondiEliminaun bel piatto di pasta con le spingarde....
logorroicamente vostro
tenebrae
- Deh, lo scoppio d'uno schioppo!
RispondiElimina- No, fu colpo di spingarda.
- Poco mi cale, muoio lo stesso...
- En garde!
RispondiElimina- Spin gard!
- Hai vinto tu, mi arrendo.
Vai, contro i mostri lanciati da Veeeega.
RispondiEliminava, distruggi il male va, alaspingarda spaziale!
va. distruggi il male va, lame rotanti!
va, distruggi il male va, pioggia di fuoco!
:')
@Zazie: :) Con l'alaspingarda spaziale l'imperatore di Vega era spacciato.
RispondiEliminaQuando un uomo con la spingarda incontra un uomo con l'alabarda, l'uomo con l'alabarda è meglio se fa il simpatico.
RispondiEliminaE comunque mio nonno ci andava a caccia di anatre con la spingarda. E prendeva dei pesci lunghi così.
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