sabato 18 dicembre 2010

Genuflettersi

Buonasera.

Signore e signori, siam giunti ad una cruciale e delicata svolta del gioco, tanto da rendere necessario fare il punto al lapis. In altre parole, è  il momento di farvi sapere di quel tempo che non vi era dato sapere e nel quale dovrete spremere le vostre piccole meningi e dimostare una capacità di concentrazione che va ben oltre le normali proprietà di una mente normale.  Non vi è alcun dubbio, comunque, che ciò sia assolutamente  al pari delle vostre sproporzionate possibilità. 
Orbene: stiamo parlando della  super-gara. 
Che cosa sarà mai?
Dunque, si tratta di utilizzare le parole che vi abbiamo proposto nel corso di queste settimane frenetiche e alcoliche e di comporre una o più frasi sequenziali di senso compiuto che le utilizzino tutte, ma proprio tutte.
Quali parole? E' presto detto:

  • Cincischiare
  • Manigoldo
  • Vetusto
  • Orsù
  • Grandguignolesco
  • Poscia

Ma non finisce qui,  vi diamo una parola in più da utilizzare per la gara e che dovete aggiungere all'elenco appena stilato:

Genuflettersi


gesto del piegare il ginocchio in atto di devozione
Es:
1. "Quella volta che tua madre ci avvertì che non sarebbe venuta da noi a passare le feste, mi genuflessi in segno di incontenibile gioia." 
2. "Mi genufletto tutti i giorni dalle 15 alle 18, tranne la domenica, in religioso rispetto del dì di festa" 
3. "Quando ho aperto la dispensa e non vi ho trovato la solita confezionione di Nutella, per la disperazione mi sono genuflesso per tre quarti d'ora  sulla ghiaia di Colfosco."

Ovviamente noi proclameremo vincitore il partecipante che saprà realizzare la soluzione che, a nostro avviso, sarà la più divertente, poetica o sublime. O tutto insieme. (A quel punto potremmo urlare al capolavoro, svegliando la vicina vetusta vecchiaccia. Ma non importa, ne varrebbe  ampiamente la pena. E poi tanto la vecchia è vecchia e in quanto tale ci ha l'insonnia, eppoi è sempre bello scherzare i vecchi).
Inoltre, visti i tempi che corrono, abbiamo deciso che per non essere spazzati via dalla scure dell'evoluzionismo ed essere neutralizzati da nuove variazioni genetico-comportamentali assolutamente vincenti e con case fronte Colosseo, dobbiamo tenerci al passo: assolutamente accette ogni forma di corruzione, concussione, favoreggiamento, nepotismo, villania, ricatto, minaccia, rogo, randellate con  il surgelato da frigo, ginocchia sbucciate con sangue e crosta, solletico sotto l'ascella, leccamento del gelato davanti alla faccia in una situazione in cui siamo impossibilitati ad averne uno tutto per noi gusto fragola cioccolato, dieta, visione del tg4 e altre forme di tortura disumana.


Buon giocamento.
 

venerdì 10 dicembre 2010

Grandguignolesco

Buonasera.

Poscia era oggettivamente difficile, eppure sono uscite delle perle. Bravissimi!
Perle tra le perle, segnaliamo,  tra squilli di tromba, rulli di tamburi e sgnac gsnac di nacchere:


Per dire Roma diceva Omar,
aveva la erre poscia.

La pillola del giorno poscia.

Il poscialavoro ferroviario.

(Undulant)

e

e poscia
e poscia
e poscia sarà come morire
 
(Mix)

Ed ora l'ultima parola prima di una nuova sfida, che lanceremo un domani. No, non domani.
Poscia in effetti non era facile, allora per premiare i vostri meravigliosi sforzi, che mettono a dura prova i nostri condotti lacrimali, ne mettiamo una veramente IMPOSSIBILE, che è:

Grandguignolesco



 (che ci fa male la mandibola solo al pensare di pronunciarla)

Orribile, terrificante, truculento
1. es. "Entrai in classe e fui protagonista di un qualcosa di granguignolesco: pur senza le consuete bastonate, gli alunni studiavano in perfetto silenzio, seduti ognuno al suo banco."
2. es. "No, è troppo difficile, non ci viene. Lo sforzo potrebbe dar vita a scene granguignolesche."


Certi di fare commenti ZERO, aspettiamo il diman!
Se nel giocare ti innervosisci troppo e vuoi dare vita ad una situazione grandguignolesca, accomodati: l'importante è che dopo ti ricordi di pulire per benino!

venerdì 3 dicembre 2010

Poscia

Buonasera.

Come prima cosa, il premiato del giorno: 

O Cionci! 'un cincischia' tanto se tu cincischi tu c' inciampi, Cionci!
(Povna)

Il pezzo ci piacque soprattutto in quanto straniero. Non è italiano questo, dai! 
Dobbiamo ammettere che questa strana e misteriosa lingua  deliziò le nostre orecchie con il suo amabile e argentino suono.
Cercando dettagliatamente una parola nuova vecchia da sottoporre ai nostri creativi geni lettori, ci siamo addormentati sul dizionario aperto: ci cascò proprio la testa (se possiamo ancora chiamarla testa) sopra. Vetusti e smargiassi mica per niente. Al risveglio, la bavetta del sonno dei giusti si era posata sulla parola che ora vi sottoporremo, che è:

Poscia




lett. Dopo, poi:  
1. es. "poscia più che il dolor poté il digiuno" (Dante)
2. es. "e poscia aver letto il Sommo, provando a far uguale, non mi restò che infilar la testa nel bidone".
3. es. "mi feci i primi grappini, poscia altrettanti e tanti ancora, finché qualcuno mi riportò tosto a casa. Poscia credo di averle prese."

E mentre le forze ci abbandonano
per il profondo sforzo mentale,
torniamo a far bavetta
ma su un comodo guanciale.


Ah, e buon grappino.