domenica 27 febbraio 2011

Masnadiero

Buonasera (anche se sono le 15,30, si dice già buonasera).  

Quest'oggi, non avendo noi tempo per introdurre lungamente la nuova parola, datosi che  tra le mille proroghe non si son sprecati  nemmeno in una riga per la dilatazione del tempo (è proprio vero che non si fa nulla per la povera gente), siamo ad alzare la posta in gioco abbassando l'asticella del vostro limbo mentale, e chiedendo alle vostre menti acrobazie ginniche senza precedenti.

Masnadiero


1. assassino o brigante di strada: 
es. 1: "fu colto / da stuol di masnadieri" (Metastasio) | 
es. 2: "e l'uno de' masnadieri, che era tre, disse verso Rinaldo: "e voi, gentile uomo, che orazion usate di dir camminando?" (Boccaccio, giornata II, novella 2 di Neifile)
2. Soldato della masnada. 
3. Fante o birro del bargello.


Al via, quindi! Prodighiamoci in codesto nuovo giocamento, speranzoni che la pigrizia abbandoni le nostre molli menti e prenda sopravvento il cristallino scintillare dei nostri fieri intelletti! 
(Ma anche un bel budino al cioccolato, in alternativa).

martedì 15 febbraio 2011

Ubertoso

Buonasera.

Signore e signori, Ladies and Gentlemen, Madame et Messieurs, in questo giorno molto italiano, mentre imperversa il festival sanremese nel fu tubo catodico, prima che il sonno ci colga impreparati e ci faccia addormentare facendo spaventare i nostri cari in quanto posizionati sulla poltrona come se incidentalmente caduti da un palazzo (passami l'ossigeno, è dietro, grazie), siamo a declamare i coraggiosi che ci provarono con Postribolo: lui, lui, lui e infine lui (uè dove sono finite le rappresentanti del gentil sesso?).
Inoltre siamo qui riuniti per proporvi la nuova parola:

Ubertoso


agg
[letterario] [detto di terreno] fertile, produttivo
1. es. "Egli sposò la sua signora soprattutto affascinato dalle sue ubertose idee".
2. es. "è stato ubertoso il cazziatone che mi ha fatto l'altro giorno il mio dentista".
3.es. "i miei tempi non c'era tutta questa ubertà sessuale che avete adesso voi giovinotti". "Libertà, nonno, li-ber-tà". "No no, io intendevo proprio ubertà!"


E tirandoci la copertina a scacchi sulle ginocchia, vicendevolmente e con un po' di astio anziano, vi diamo la buonanotte. 

martedì 1 febbraio 2011

Postribolo

(Antefatto)

Buonasera.
Siamo a rammaricarci molto con i nostri lettori per il ritardo nel dare una nuova vetusta parola, nel creare il consueto sollazzo settimanale; purtroppo ultimamente abbiamo avuto dei problemi giudiziari, sono uscite delle intercettazioni che ci hanno messo in una brutta e disdicevole situazione.
Segue (non senza grave senso di vergogna) un estratto di intercettazione su cui tutte le procure mondiali stanno lavorando. Ma noi vogliamo trasparenza.

- Smargi? Sono preoccupata.
- Uhm, e perché mai?
- Mah sai, questa qui che presenta con noi, non so...
- Ma dai non ha mica la lebbra. A me sembra normale.
- Sì, ma si spoglia sempre, capisci? Non si tiene, non si tiene!
- Senti, non vedo dove stia il probl...aaaaah quel problema, dici.
- Eccerto! Nuoce al decoro, suvvia!
- ...
- Come facciamo, smargio? Non possiamo licenziarla, capisci? Poi abbiamo i sindacati delle signorine addosso!
- Sì, d'accordo, ma ricorda che lei si è laureata con 110 e lode ed è di madrelingua inglese. Si dice così, no?
- Comunque questo posto sta rischiando di trasformarsi in un...in un...come si dice quella roba lì?
- Intendi un postribolo?
- Sììì esatto.
- Ok, e allora se postribolo dev'essere, che postribolo sia!

(signorina, porga la busta in modo educato e consono al prestigio di codesto loco)
(tenga)
(perché parliamo tra parentesi?)
(aumenta il decoro e il prestigio)
(certo)
 
Postribolo 

lett. Casa di meretrici, di prostituzione
1. es. "Finisco invitando l'onorevole Iva Zanicchi ad alzarsi e venire via da questo postribolo televisivo"

e con questo vi salutiamo. 
Ricordiamo le regole:
- non telefonare ai programmi tv e riattaccare;
- scrivere una frase, una filastrocca, una poesia, un gioco di parole con la parola citata;
- vietati i poemi, a meno che non vi chiamiate Alfieri;
- ah: non spogliarsi.