martedì 15 febbraio 2011

Ubertoso

Buonasera.

Signore e signori, Ladies and Gentlemen, Madame et Messieurs, in questo giorno molto italiano, mentre imperversa il festival sanremese nel fu tubo catodico, prima che il sonno ci colga impreparati e ci faccia addormentare facendo spaventare i nostri cari in quanto posizionati sulla poltrona come se incidentalmente caduti da un palazzo (passami l'ossigeno, è dietro, grazie), siamo a declamare i coraggiosi che ci provarono con Postribolo: lui, lui, lui e infine lui (uè dove sono finite le rappresentanti del gentil sesso?).
Inoltre siamo qui riuniti per proporvi la nuova parola:

Ubertoso


agg
[letterario] [detto di terreno] fertile, produttivo
1. es. "Egli sposò la sua signora soprattutto affascinato dalle sue ubertose idee".
2. es. "è stato ubertoso il cazziatone che mi ha fatto l'altro giorno il mio dentista".
3.es. "i miei tempi non c'era tutta questa ubertà sessuale che avete adesso voi giovinotti". "Libertà, nonno, li-ber-tà". "No no, io intendevo proprio ubertà!"


E tirandoci la copertina a scacchi sulle ginocchia, vicendevolmente e con un po' di astio anziano, vi diamo la buonanotte. 

martedì 1 febbraio 2011

Postribolo

(Antefatto)

Buonasera.
Siamo a rammaricarci molto con i nostri lettori per il ritardo nel dare una nuova vetusta parola, nel creare il consueto sollazzo settimanale; purtroppo ultimamente abbiamo avuto dei problemi giudiziari, sono uscite delle intercettazioni che ci hanno messo in una brutta e disdicevole situazione.
Segue (non senza grave senso di vergogna) un estratto di intercettazione su cui tutte le procure mondiali stanno lavorando. Ma noi vogliamo trasparenza.

- Smargi? Sono preoccupata.
- Uhm, e perché mai?
- Mah sai, questa qui che presenta con noi, non so...
- Ma dai non ha mica la lebbra. A me sembra normale.
- Sì, ma si spoglia sempre, capisci? Non si tiene, non si tiene!
- Senti, non vedo dove stia il probl...aaaaah quel problema, dici.
- Eccerto! Nuoce al decoro, suvvia!
- ...
- Come facciamo, smargio? Non possiamo licenziarla, capisci? Poi abbiamo i sindacati delle signorine addosso!
- Sì, d'accordo, ma ricorda che lei si è laureata con 110 e lode ed è di madrelingua inglese. Si dice così, no?
- Comunque questo posto sta rischiando di trasformarsi in un...in un...come si dice quella roba lì?
- Intendi un postribolo?
- Sììì esatto.
- Ok, e allora se postribolo dev'essere, che postribolo sia!

(signorina, porga la busta in modo educato e consono al prestigio di codesto loco)
(tenga)
(perché parliamo tra parentesi?)
(aumenta il decoro e il prestigio)
(certo)
 
Postribolo 

lett. Casa di meretrici, di prostituzione
1. es. "Finisco invitando l'onorevole Iva Zanicchi ad alzarsi e venire via da questo postribolo televisivo"

e con questo vi salutiamo. 
Ricordiamo le regole:
- non telefonare ai programmi tv e riattaccare;
- scrivere una frase, una filastrocca, una poesia, un gioco di parole con la parola citata;
- vietati i poemi, a meno che non vi chiamiate Alfieri;
- ah: non spogliarsi.

venerdì 14 gennaio 2011

Gran Galà

Buonasera.

Signore e signori,
eccoci qui riuniti nella splendida cornice  webbiana in questo gran galà che non si sa di preciso cos'è, ma è di molto bello da dire. Gli uomini indossano lo smoking ostentando sicurezza coi loro sigaroni comprati al market, le donne esibiscono le scollature più audaci, ingioiellate come abat jour del diciottesimo secolo.
Noi,  seduti in prima fila, ce la ridiamo come scemi in quanto - udite udite - sotto l'alto patrocinio degli smargiassi sottoscritti noistessi essendo, ci accingiamo a premiare finalmente con l'ambìto riconoscimento tutti coloro che si sono distinti nelle settimane precedenti nei giochi e nei sollazzi proposti.
L’alto valore dei contenuti espressi sui temi ha indotto la giuria (composta  da tutte le nostre personalità multiple, spesso in disaccordo violento tra di loro) ad una selezione accurata dei manoscritti pervenuti in redazione (anche se ciò non corisponde al vero, è di molto bello da dire). 
Tenuto conto delle condizioni del suolo, del clima, delle farfalle (c'entrano sempre, le farfalle) e di altre tre-quattrocento variabili, procediamo ordunque a premiare i meritevoli, castigare i malfattori e consolare vedove e orfanelli che hanno perso tutto al Casinò.

PRIMO e UNICO CLASSIFICATO
(signorina apra la busta)
(non mi ha dato nessuna busta)
(Improvvisii, Diamine! Scusatela, è una giovane precaria in nero):
(...)
(Non si spogli! Ma cosa fa?)
(Cerco la busta...)
(Faccio io. Portatela via!)

Dove eravamo rimasti? Ah sì. 
Il primo e unico classificato:  
per aver disegnato scenari futuristici impensati e rappresentato con accenti di sincera partecipazione umana il dramma di tutto un popolo, dichiariamo vincitore

 IoGuido
(lasciamo il giusto tempo agli applausi)
(signorina, la smetta di spogliarsi, ma insomma! Ma dove ha lavorato finora?)
(a mediaset)
(ah ecco)

Dicevamo: di seguito riportiamo la geniale creazione, segno di intelletto dotato di genio, inventiva e enorme cultura.

(Va beh adesso non esageriamo)
(Signorina, si taccia! E per favore, si copra.)

Come certo ricorderete, si  trattava di comporre una o più frasi sequenziali di senso compiuto che utilizzassero le seguenti parole: Cincischiare, Manigoldo, Vetusto, Orsù, Grandguignolesco, Poscia, Genuflettersi.
Qui di seguito l'elaborato risultato vincitore di IoGuido:

" Il cimento era arduo, il cemento armato. Bianca la missione impossibile  di pace, nera quella di pece, possibile? La frase da farsi si mordeva la  coda in fila mentre quella drogata era già fatta. L'ora era tarda, il  cronometro scattato ed il tempo filava inseguito da Berta che imprecava.  Datemi un martello che bisogna rompere gli indugi, raccogliere i cocci  d'idee, preparare parole pepate per la cena delle beffe. ""  Orsù"   disse  l'orso Balosso, poscia di genuflettersi al manigoldo camuffato da  arzillo vetusto che sa cosa vetusto è, guardandolo in grandguignolesco  cagnesco. "Orgiù" rispose senz'altro cincischiare il terzo, mentre il  secondo giaceva in terra spaccato allo scadere del tempo datato. Poi un  colpo di pistola (chi, io?), mentre una macchia di rosso sangue sporcava  quella sua maglietta, FINE." 

Baci, carezze e abbracci a tutti gli altri partecipanti (tra cui citiamo Purtroppo, mix, waxen, tenebrae, demerzelev, batduccio e melchisedec) che si sono distinti con frasi esilaranti che hanno di molto bello sollazzato le nostre ore libere e spensierate di queste giornate di neve e nebbia agli irti colli piovigginando sale.

(Signorina, a che ora stacca?)

martedì 4 gennaio 2011

Il bel tempo andato (a male)

Buonasera, signore  e signori.
E certamente Buon Nuovo Anno, cari genti e care gente. 

Mentre l'anno vecchio s'appresta ormai a salutarci nei panni di un veliardo, quello novello s'affaccia baldanzoso alla vita come un bimbo con ancora pochi cappeli sulla capa (ma non sottovalutatelo: caca già come un dinosauro) .
Innanzitutto non possiamo non far menzione dei bei componimenti che i nostri amati letto-co-co-co-pro-da-in-su-per-tra-frahautori hanno creato nei commenti ai post dell'anno passato. Ci sono delle meraviglie che invitiamo a leggere a chi non l'abbia ancora fatto.
Che dire, poi? Che vi premieremo ancora? Può darsi. Chi lo sa? Chi vivrà? E poi, vedrà? Cosa vedrà? E il sagittario? E i segni di fuoco? E le Vergini? che dicono le Vergini? Qui di certo è tutto un magna magna.
Compatrioti! 
Con l'anno nuovo ci sentiamo rinvigoriti nel corpo e nell'animo e siamo quindi pronti a proporvi nuove sfide e nuovi sollazzi per il tempo libero. Siete caldi? 

Per cominciare questo decennio, i smargiassi sono a proporre una nuova tenzone che siam certi vi indurrà in tentazione, ossia a tirar fuori quante più voci possibili di una certa categoria, che ora andremo a esplicitare.

Si tratta della categoria delle "professioni (o figure) che non esistono più".

Per farvi qualche esempio, quel giorno di banalissima noia in cui nacque l'idea di questo posto, nacque anche una prima lista di codeste figure. E allora, per capirci, eccovene alcune qui di seguito:

Figure o professioni del bel tempo andato:

politico incensurato
principessa da salvare
meretrice e basta
ciabattino
sfasciacarrozze
zitella vergine
ricercatore assunto
fumettista ricco
stilista etero
artista e basta
l'anziano vecchio
la donna di casa (o angelo del focolare)
gentiluomo/gentildonna 

Ce ne sono tantissime di figure che non esistono più, i tempi son cambiati. Ma noi proprio per questo vogliamo ricordarli tutti e coinvolgervi in questa ricerca astrusa, chi più ne ha più ne metta. Siamo certi che non ci lascerete soli, anche perché lo sapete, ormai, che siamo gente poco bella e potreste trovarvi un ricordino del dinosauro (di cui sopra) nel letto. 

Cercando di non inciampare nell'inchinarci per salutare Vossignori, attendiamo impazienti il frutto delle vostre menti affilate. Anzi no, acute. Anzi no! Smerigliate. Argute. Vive. Ornate. E anche piuttosto belline, per dire.

sabato 18 dicembre 2010

Genuflettersi

Buonasera.

Signore e signori, siam giunti ad una cruciale e delicata svolta del gioco, tanto da rendere necessario fare il punto al lapis. In altre parole, è  il momento di farvi sapere di quel tempo che non vi era dato sapere e nel quale dovrete spremere le vostre piccole meningi e dimostare una capacità di concentrazione che va ben oltre le normali proprietà di una mente normale.  Non vi è alcun dubbio, comunque, che ciò sia assolutamente  al pari delle vostre sproporzionate possibilità. 
Orbene: stiamo parlando della  super-gara. 
Che cosa sarà mai?
Dunque, si tratta di utilizzare le parole che vi abbiamo proposto nel corso di queste settimane frenetiche e alcoliche e di comporre una o più frasi sequenziali di senso compiuto che le utilizzino tutte, ma proprio tutte.
Quali parole? E' presto detto:

  • Cincischiare
  • Manigoldo
  • Vetusto
  • Orsù
  • Grandguignolesco
  • Poscia

Ma non finisce qui,  vi diamo una parola in più da utilizzare per la gara e che dovete aggiungere all'elenco appena stilato:

Genuflettersi


gesto del piegare il ginocchio in atto di devozione
Es:
1. "Quella volta che tua madre ci avvertì che non sarebbe venuta da noi a passare le feste, mi genuflessi in segno di incontenibile gioia." 
2. "Mi genufletto tutti i giorni dalle 15 alle 18, tranne la domenica, in religioso rispetto del dì di festa" 
3. "Quando ho aperto la dispensa e non vi ho trovato la solita confezionione di Nutella, per la disperazione mi sono genuflesso per tre quarti d'ora  sulla ghiaia di Colfosco."

Ovviamente noi proclameremo vincitore il partecipante che saprà realizzare la soluzione che, a nostro avviso, sarà la più divertente, poetica o sublime. O tutto insieme. (A quel punto potremmo urlare al capolavoro, svegliando la vicina vetusta vecchiaccia. Ma non importa, ne varrebbe  ampiamente la pena. E poi tanto la vecchia è vecchia e in quanto tale ci ha l'insonnia, eppoi è sempre bello scherzare i vecchi).
Inoltre, visti i tempi che corrono, abbiamo deciso che per non essere spazzati via dalla scure dell'evoluzionismo ed essere neutralizzati da nuove variazioni genetico-comportamentali assolutamente vincenti e con case fronte Colosseo, dobbiamo tenerci al passo: assolutamente accette ogni forma di corruzione, concussione, favoreggiamento, nepotismo, villania, ricatto, minaccia, rogo, randellate con  il surgelato da frigo, ginocchia sbucciate con sangue e crosta, solletico sotto l'ascella, leccamento del gelato davanti alla faccia in una situazione in cui siamo impossibilitati ad averne uno tutto per noi gusto fragola cioccolato, dieta, visione del tg4 e altre forme di tortura disumana.


Buon giocamento.
 

venerdì 10 dicembre 2010

Grandguignolesco

Buonasera.

Poscia era oggettivamente difficile, eppure sono uscite delle perle. Bravissimi!
Perle tra le perle, segnaliamo,  tra squilli di tromba, rulli di tamburi e sgnac gsnac di nacchere:


Per dire Roma diceva Omar,
aveva la erre poscia.

La pillola del giorno poscia.

Il poscialavoro ferroviario.

(Undulant)

e

e poscia
e poscia
e poscia sarà come morire
 
(Mix)

Ed ora l'ultima parola prima di una nuova sfida, che lanceremo un domani. No, non domani.
Poscia in effetti non era facile, allora per premiare i vostri meravigliosi sforzi, che mettono a dura prova i nostri condotti lacrimali, ne mettiamo una veramente IMPOSSIBILE, che è:

Grandguignolesco



 (che ci fa male la mandibola solo al pensare di pronunciarla)

Orribile, terrificante, truculento
1. es. "Entrai in classe e fui protagonista di un qualcosa di granguignolesco: pur senza le consuete bastonate, gli alunni studiavano in perfetto silenzio, seduti ognuno al suo banco."
2. es. "No, è troppo difficile, non ci viene. Lo sforzo potrebbe dar vita a scene granguignolesche."


Certi di fare commenti ZERO, aspettiamo il diman!
Se nel giocare ti innervosisci troppo e vuoi dare vita ad una situazione grandguignolesca, accomodati: l'importante è che dopo ti ricordi di pulire per benino!

venerdì 3 dicembre 2010

Poscia

Buonasera.

Come prima cosa, il premiato del giorno: 

O Cionci! 'un cincischia' tanto se tu cincischi tu c' inciampi, Cionci!
(Povna)

Il pezzo ci piacque soprattutto in quanto straniero. Non è italiano questo, dai! 
Dobbiamo ammettere che questa strana e misteriosa lingua  deliziò le nostre orecchie con il suo amabile e argentino suono.
Cercando dettagliatamente una parola nuova vecchia da sottoporre ai nostri creativi geni lettori, ci siamo addormentati sul dizionario aperto: ci cascò proprio la testa (se possiamo ancora chiamarla testa) sopra. Vetusti e smargiassi mica per niente. Al risveglio, la bavetta del sonno dei giusti si era posata sulla parola che ora vi sottoporremo, che è:

Poscia




lett. Dopo, poi:  
1. es. "poscia più che il dolor poté il digiuno" (Dante)
2. es. "e poscia aver letto il Sommo, provando a far uguale, non mi restò che infilar la testa nel bidone".
3. es. "mi feci i primi grappini, poscia altrettanti e tanti ancora, finché qualcuno mi riportò tosto a casa. Poscia credo di averle prese."

E mentre le forze ci abbandonano
per il profondo sforzo mentale,
torniamo a far bavetta
ma su un comodo guanciale.


Ah, e buon grappino.